Tortino di zucchini

 


Miei adorati Gabriele e Sofia,

dovete sapere che gli zucchini nei nostri orti di montagna arrivano un po' tardi. Si aspettano con gioia, dopo il lungo periodo invernale, in cui non si hanno a disposizione verdure a chilometro zero, ma solo quelle del supermercato (un tempo neppure quelle, al di là delle "erbucce dei campi", le patate , legumi e qualche cavolo non si aveva altro). Sono segno dell'estate che avanza  ed il loro arrivo è accompagnato da un senso di scoperta dei rinnovati sapori della nostra terra, in cui si uniscono la bellezza del paesaggio,  le tradizioni e la grande umanità della nostra gente. Quando  le piante cominciano a "fruttare", però, ne producono troppi tutti insieme e lo fanno, per un breve periodo...peccato, perché il loro sapore è ineguagliabile! 

Vi voglio raccontare un aneddoto che, ogni anno, nonna Laura, mi ripeteva a proposito degli zucchini e delle loro proprietà rinfrescanti. Ogni estate, diversi anni fa, nelle campagne, si svolgeva la trebbiatura del grano e molti braccianti agricoli  andavano a prestare la loro opera dai proprietari  dei terreni. Anche Gosto di Cellena si spostava da un  podere all'altro per partecipare alla trebbiatura. Ovunque andasse, gli offrivano da mangiare gli zucchini. -Mangiateli Gosto, che rinfrescano, fanno bene!- Gli veniva detto, mentre distribuivano il pasto. Praticamente ogni giorno, era costretto a mangiare zucchini, che venivano cucinati in tutti i modi. Una mattina si presentò a lavorare ad un podere, indossando un cappotto pesante. La padrona di casa gli chiese:- Oh che avete Gosto, col cappotto...con questo caldo.. mica vi sentirete male? Lui rispose: - A forza di mangiar zucchini mi so' tanto infreddolito, che mi so' messo 'l cappotto! Così evitò che, almeno quel giorno, gli venissero serviti, ancora una volta, gli zucchini.

A parte le battute e la simpatia per Gosto, a luglio, al mattino, presto, dovreste provare ad andare nell'orto. Sono sicura che rimarrete affascinati dall' esplosione dei fiori giallo-arancio, tra il verde intenso delle grandi foglie spinose della pianta.  I loro petali lunghi e appuntiti  si aprono ai primi raggi del sole per formare una stella e poi si richiudono, quando questi cominciano ad essere troppo aggressivi. I fiori femmina sono quelli che stanno "in bocca" allo  zucchino,  mentre i maschi  sono sostenuti da un peduncolo  un po' peloso (dovete  raccogliere quest'ultimi se volete friggerli o farli ripieni). E' il tempo in cui si  raccolgono in tutti gli orti grandi quantità di zucchini, spesso superiori alle necessità della tavola familiare e allora si condivide volentieri tanta abbondanza con chi non ne ha.

In questo periodo si dà sfoggio alla realizzazione di tante ricette a base di zucchini: in frittata, trufolati in padella, ripieni, fritti, in insalata, negli sformati, nelle minestre, nelle zuppe di pane con il riso e con la pasta. Ce n'è una fra le tante che parla di noi, delle nostre radici, che continuamente ci invitano ad ascoltare il passato, ma allo stesso tempo ci indicano la strada da percorrere nel  futuro... solo, però, se riusciamo a riflettere sul loro insegnamento. E' la ricetta del tortino. No, non è uno sformato, ma una ricetta semplice della nostra montagna, in cui le vostre nonne, Olga e Mafalda, sapevano creare un'alchimia di sapori irripetibile e che ha portato, sempre, alla nostra tavola, il gusto ed il profumo degli orti d'estate, suscitando in me, e spero anche in voi due, lo stupore per l'abilità delle donne di ieri e di oggi nell'inventare pietanze incredibilmente gustose con quel poco che "passa il convento". Questo intanto è un  mio messaggio per voi, miei adorati Sofy e Gabry: con la volontà e la fantasia  si possono creare meraviglie, anche  se abbiamo  ben poco per poterle realizzare. E' dal passato e dalle piccole e semplici cose che nasce la luce a cui far riferimento per interpretare il presente e progettare un futuro diverso. Ed ognuno di noi, si sa...può cambiare il mondo...


INGREDIENTI

Zucchini  1/2 kg

Cipolla, una metà

Prezzemolo e basilico (a piacimento)

Carne macinata, un pugno

Uova 2

Pecorino toscano grattugiato (abbondante) e/o parmigiano (...ma è meglio il primo...dà più carattere)

Pangrattato per la superficie

olio E.V.O.

Sale & pepe. q.b.

Triturare  gli zucchini grossolanamente e metterli in una padella a stufare con un trito di cipolla, la carne macinata, un po' di prezzemolo, olio di oliva, sale e pepe. Far andare a fuoco vivace, fin tanto che non abbiano assorbito la loro acqua di vegetazione.


Lasciare intiepidire ed aggiungere le uova ed il formaggio. Amalgamare il composto con un mestolo e versarlo su una teglia sul cui fondo si sarà versato un po' di olio per non farlo attaccare. Lo strato del tortino deve essere basso, quindi occorre regolare la grandezza della teglia con la quantità dell'impasto.


Spolverizzare la superficie con il pangrattato, aggiungere un po' d'olio per formare la crosticina, durante la cottura.

Infornare a temperatura non molto elevata, fin tanto che il tortino non si stacca dalle pareti della teglia.


Abbinato al radicchio, tagliato fino fino, condito in insalata, è gustosissimo!