Pan co' Santi
Il "Pan de' Santi" mi ricorda Elia, la mia amata zia adottiva, senese DOC. E' scomparsa la mattina del 17 ottobre 2013. Senza accorgersene se n'è andata per sempre e la sua perdita mi fa soffrire tantissimo. Cerco di attaccarmi a tutti gli insegnamenti, gli esempi di vita, i doni , i sorrisi, le parole che mi ha donato fin da piccola. Ho una grande nostalgia di lei, mi sorprendo con il telefono in mano, mentre chiamo un numero che non risponderà più. Lei è con me nelle piccole cose e nei grandi valori della vita. E' stata mia maestra, mia madrina, lei sapeva aprire il mio cuore e alleggerire le mie pene, con lei avevo la certezza di non essere sola. Mi ha accolto ed ascoltato quando ero una neonata e lo ha fatto per tutta la vita, fino alla sera prima di partire per il suo viaggio. Veniva sempre a casa nostra per i Santi, con una borsa di pelle marrone di zia Vera, che sapeva vagamente di naftalina. Quando l'apriva faceva uscire numerosi Pan de' Santi avvolti nella carta rosa, del vecchio "Nannini". Lei lo chiamava così. Oggi so che la denominazione di questo dolce tradizionale non era questa, il suo vero nome è Pan co' Santi. E' un pane antichissimo ed i Santi sono la frutta secca che simboleggia la morte, non fine a se stessa, ma come passaggio naturale per la futura rinascita. Forse mi sono decisa a scrivere di nuovo su queste pagine, per "vivere" una "rinascita", tramite questo pane antico, che parla di Elia, di Siena, di me e di tante emozioni, tra le più importanti della mia vita.
INGREDIENTI:
farina (700 gr, farina 00)
1 bicchiere e mezzo d'acqua tiepida
2 panettini di lievito di birra
180 gr c.a. di uvetta
200 gr. c.a. di noci triturate
*fichi secchi (facoltativi)
4 cucchiai abbondanti di zucchero
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di pepe nero
un bicchiere e mezzo di olio E.V.O.
mezzo bicchiere di vino rosso
Vinsanto (tanto basta per ammollare l'uvetta)
rosso d'uovo per spennellare
Preparare il primo lievito: sciogliere un panettino di lievito di birra, nell'acqua tiepida e incorporare alla farina (250 gr. tra doppio zero e Manitoba) ottenendo un impasto che va a messo a lievitare per diverse ore fino a quando sarà bello alveolato (Dipende dalla temperatura della casa...meglio prepararlo la sera prima). Mettere l'uvetta "a mollo" nel Vinsanto.
Preparare il condimento, facendo leggermente caramellare in una padella le noci e i fichi spezzettati, l'uvetta strizzata e lo zucchero. Fare raffreddare.
Prendere l'impasto lievitato e aggiungere l'altra farina e il lievito sciolto in acqua tiepida, poi tutti gli altri ingredienti: la frutta secca caramellata, un pizzico di sale, pepe nero, olio EVO e il vino rosso. Impastare il tutto e lavorarlo di nuovo. Deve risultare un impasto liscio che non si attacca alle mani o alla planetaria, quindi se necessario aggiungere altra farina. Far lievitare ancora finché non sarà raddoppiato il suo volume.
Disporre sulla teglia e far lievitare di nuovo. Quando sarà avvenuta l'ultima lievitazione, spennellarli con l'uovo sbattuto per farli diventare lucidi.
FELICE DI RIVEDERTI! AUGURI PER LA RINASCITA, DI CUORE.
RispondiEliminaGrazie Cristina,sono stata felice che tu mi abbia accolto per prima! Un grande abbraccio
Eliminaantonella cara questo pane così speziato parla di proprio di amore e tradizioni familiari. Mi dispiace moltissimo che tu abbia vissuto un periodo così buio, allora il mio augurio è proprio la rinascita di cui parli! Te lo auguro di cuore! un abbraccio!
RispondiEliminap.s. sai anch'io una volta ho creduto di aver perso tutti i dati raccolti da anni nel computer, tra cui video e foto di mia figlia piccolina, documenti di lavoro di mio marito, insomma eravamo disperati. Ma ricordo che un amico esperto ci disse che tutto si può recuperare e nonostante gli interventi tecnici negativi precedenti, lui è riuscito a recuperare buona parte dei dati, credo quasi tutto! Te lo auguro! un bacione
Grazie Marina! Spero di ancora riuscire a recuperare i dati ma per il momento nessuno ne è stato capace....Un abbraccio
RispondiEliminaciao Antonella
RispondiEliminaquanto tempo! leggo con dispiacere che hai perso i tuoi ricordi insieme al pc!!! ma come è successo?? è un colpo lo posso capire perchè in quest pagine virtuali tutte noi affidiamo le emozioni della vita oltre alle ricette della nostra cucina quotidiana...sigh.
E poi cosa più dolorosa hai perso una persona cara. so bene cosa significhi. Io speso mi ritrovo a ripetere i gesti della mia mamma e anche quelli di mia zia Rosa che tanto mi ha insegnato. Vedi abbiamo da condividere anche questo!! <3 Il ricordo di persone che nella vita hanno lasciato un segno indelebile nel nostro cuore e nella nostra memoria!
ti abbraccio forte e....non sparire di nuovo mi raccomando <3
grazie anna!!! :) un bacione
RispondiElimina°º•°♪♬♫º°
RispondiEliminaEstou muito feliz porque você voltou.
Gosto das suas receitas porque são receitas de famílias, diferentes de todas que vejo na internet.
Simplesmente maravilhosas.
Boa continuação da semana!
Beijinhos.
Brasil
°º•°♪♬♫º°
Mi dispiace, e capisco il dolore per la perdita di foto, ricette e pensieri, però, non farti fermare da questo, vai avanti. Il pan speziato è favoloso! Un bacio
RispondiEliminasi dovrebbero conservare di più queste vecchie tradizioni
RispondiEliminaHa un aspetto meraviglioso! Grazie della ricetta, complimenti, un abbraccio
RispondiEliminaChe piacere è rileggerti Antonella!!!!! Queta ricetta è fantastica, grazie di averla condivisa!
RispondiEliminaRealmente rico este pan tradicional me encantó,abrazos.
RispondiEliminaune jolie recette un pain parfait et délicieux bravo
RispondiEliminabonne journée
ti capisco, anche a me è successo di perdere del materiale,sono piccoli pezzetti di vita che vengono rubati...Bella ricetta ! Buona settimana...
RispondiEliminaPermetti che copio questa fantastica Ricetta?
RispondiEliminaE' molto bello il tuo post e deliziosa la ricetta. Un abbraccio
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