Castagnole di Bagnore
Cenci in Toscana, chiacchiere in Campania, galani in Veneto, frappe a Roma...insomma sono i tradizionali dolci fritti di Carnevale con le loro mille varianti...nel giro di pochi chilometri cambia la loro denominazione: a Bagnore si chiamano "castagnole" ... a soli tre chilometri di distanza dal mio paese, a Santa Fiora, sono le " frappe", ad Arcidosso e Castel del Piano si chiamano "strufoli" mentre in Maremma "cenci". Chiamiamoli come vogliamo ma sono il simbolo del Carnevale. Io e Gabriele, il mio nipotino di sei anni, ci siamo messi in società ed abbiamo realizzato la nostra prima foto-ricetta...ci siamo divertiti un mondo, mentre fuori nevicava e la casa si riempiva del profumo delle nostre "castagnole". Abbiamo lavorato insieme: io spianavo la sfoglia e lui scattava le foto, poi lui tagliava le losanghe di pasta ed io prendevo il suo posto con la macchina fotografica...inutile dire che le abbiamo mangiate insieme, calde, profumate, irrorate con un miele speciale prodotto da mio figlio. Mille ricordi sono legati a questi dolci di Carnevale, prima di Antonella bambina, poi mamma, spero di averli comunicati al mio nipotino con la speranza che i nostri laboratori in cucina, rimangano per sempre tra i suoi momenti più belli, vissuti con questa nonna foodblogger, che vede nel cucinare uno degli elementi principali per la condivisione dei sapori, dei profumi, dell'amore con i propri cari. Spero che vi piaccia il nostro video!!!
Enjoy!!!
Ingredienti:
- circa gr 400 di farina
- gr.50 di zucchero
- gr.50 di burro
- 3 uova
- 1 bustina di vanillina
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- scorza grattugiata di un limone
- 1/2 bustina lievito vanigliato
- olio di semi per friggere/strutto di maiale
- miele
- zucchero a velo
Esecuzione:
Versare la
farina a fontana sulla spianatoia, rompere nel centro le uova,
aggiungere lo zucchero, il burro fuso, il vino bianco, la scorza
grattugiata del limone, la vanillina e il lievito. Lavorare fino
ad ottenere un impasto a palla piuttosto sodo ma elastico quindi
stenderlo con il matterello, cercando di ottenere una sfoglia
piuttosto sottile, spolverizzandola ogni tanto con un poco di
farina. Ritagliarla a strisce da cui ricavare delle losanghe o
altre forme simpatiche. Mia nonna faceva dei nastri di sfoglia con
l'aiuto della rotellina dentellata, che intrecciava per formare
un nodo o meglio un fiocco. Fare scaldare bene in una padella
abbondante olio o strutto di maiale, friggere poco alla volta i cenci, scolarli sulla carta assorbente. Irrorarli con miele
liquefatto e spolverarli con lo zucchero a velo.
troppo bellooooooooo ricetta di Antonellina.......e poi quella manina..e quel miele..che roba!!!ma se venissi dalle tue parti la realizziamo una videoricetta insieme?e con quel mattarellooooo spettacolo pure...baci Antonella e complimenti a Gabriele e a tutti voi per l'amore che mettete in tutto quello che fate..lo sai che vi considero speciali!!!baci
RispondiEliminaBellissima esperienza e buonissima ghiottoneria!! :P
RispondiEliminaNonnaaaaaa?????????...ma benvenuta nel mondo delle nonneblogger allora...mi hai tenuto nascosto questo gioiello??? ahahah anche io con la piccola in cucina....un divertimento infinito e....farina dappertutto!!!
baci cara e buon w.e.
Carissima Anna ,di gioielli ne ho due:Gabriele di sei anni e Sofia di un anno e mezzo.Il grande ormai e'il mio assistente in cucina,con la piccola ci stiamo organizzando... gia' adora pasticciare con l'acqua e la farina....promette bene!sono momenti unici,fonte di gioia pura...tu mi capisci.Bacioni anche a te
RispondiEliminaSono veramente golose!!!
RispondiEliminaBrava
Che spettacolo vederti tirare la sfoglia a matterello. E il tuo piccolo aiutante è fenomenale :) Li ho fatti lo scorso anno per la prima volta, non amo molto friggere ma per questi vale la pena fare un piccolo strappo. Ora non mi resta che fare il bis :) Un abbraccio grande, buon we
RispondiEliminaBellissime frappe ,così si chiamano da me!!
RispondiEliminaBello pasticciare insieme ai piccoli, anche mio figlio si chiama Gabriele!!
Bravissimi baci !!
Mi salvo la tua ricetta, la mia storica annotata in un quaderno, pare essersi volatilizzata insieme a quel vecchio quadernetto. Non ho mai usato il vino, mettevo dell'anice, ma per il resto mi sembra uguale. Fra un po' porteremo un po' di Carnevale in tavola anche noi.
RispondiEliminaBaci da Sabrina&Luca
Ciao sono Franca: troverai una sorpresa su http://cannellaegelsomino.blogspot.it/
RispondiEliminaAdoro le chiacchiere, di solito non preparo dolci per carnevale, quest'anno mi è venuta voglia di preparare qualcosa.
RispondiEliminaI tuoi cenci sono davvero golosi! :-)
Un bacio
Dovrei trovare il coraggio e cimentarmi con questi cenci ! la mia origine toscana (sono nata a Marina di Pisa) reclama un assaggino !!!! Buona giornata e grazie della ricetta !!!
RispondiEliminaQuando li fai di nuovo chiama,che vengo a mangiarli, brava bravissima, smack
RispondiEliminaMeri
vuoi dire che è iniziata l'ora di darsi da fare per carnevale, che brava a stendere la sfoglia
RispondiEliminafantastici cenci, fantastiche frappe!!!! buonissimi! un bacione marina
RispondiEliminaSplendidi! gonfi, leggeri, una nuvola, sono meravigliosi! Come poteva essere altrimenti? Avevi anche tu il tuo junior chef, è un valore aggiunto. Buona domenica!
RispondiEliminaSono perfetti: leggeri e con le bolle, una delizia :D
RispondiEliminaº° ✿彡
RispondiEliminaOlá, amiga!
Temos uma receita parecida com essa
que chamamos de "mentira ou pastel de vento".
Vi o vídeo para confirmar.
Bom domingo! Boa semana!
Beijinhos do Brasil
✿ °•.¸
¸.•°♡⊱彡