Frati toscani a Carnevale


Arrivano così, all'improvviso, i profumi e i sapori legati alla mia infanzia, tanto da farmi mettere subito all'opera con la speranza di poterli riprodurre e riassaporare. Di solito ci riesco, anche se non c'è più la mia adorata nonna Laura che si tirava su le maniche e si metteva davanti ai fornelli, per la gioia di tutti noi. In questo periodo percepisco aromi di vaniglia, zucchero a velo e miele, per me sinonimi di Carnevale. Dalle mie parti non finisce questo periodo, se almeno una volta non si sono preparati i frati. Un profumino si diffonde tra  le case del Poggio, a Bagnore, Dalla finestra  spalancata della cucina si allunga una scia di zucchero e vaniglia  e lentamente avvolge i castagni, colorando di allegria lo scuro di questi  alberi scheletriti e i cumuli di neve rimasti ai loro piedi. Non so perché si chiamino  frati...forse per la loro forma che  ricorda  la chierica  sulla testa dei frati o forse sarà  un modo irriverente  di paragonarli a queste ciambelle "cicciotte" e festaiole.... Comunque la cosa più importante, almeno a casa mia, non è l'origine del nome. Li mangi  in un  boccone, uno tira l'altro ...a me piacciono perfino i granellini di zucchero che rimangono tra le dita e intorno alla bocca. Nonna Laura con il suo grembiule bianco e la padella in mano non c'è più ma ogni anno tutti noi riviviamo con lei queste emozioni, ripetendo il suo rituale.

INGREDIENTI

250gr di patate lesse e passate con lo schiacciapatate
1/2hg di burro fuso
farina q.b. *
2 cucchiai di zucchero
una bustina di vanillina
2 uova
succo di un'arancia
20 gr.di lievito di birra (sciolto in acqua tiepida)
olio di semi per friggere (io uso quello di girasole,il simbolo della nostra Maremma toscana)

*(La quantità della farina non è definita perché mi regolo con la compattezza raggiunta dall'impasto durante la lavorazione. Diciamo che parto con una fontana di farina di circa 400 gr., poi ne aggiungo altra, se necessario, finché la pasta diventa liscia, elastica e non si attacca alla mano).

 ESECUZIONE

Fare la pasta per i frati, disponendo la farina  a fontana, sulla spianatoia. Aggiungere le uova e tutti gli ingredienti elencati, lavorare bene fino ad ottenere una palla di pasta liscia ed elastica.

Allungare l'impasto a forma di rotolo per tagliare più facilmente una specie di gnocchi che andranno poi allungati  con le mani.



Ricavare dei bastoncini, unire le due estremità e formare delle ciambelline.




Coprire i frati con una tovaglia o "un cencio" (detto alla toscana), per farli lievitare.


Lasciarli lievitare circa 30 minuti ...ma dipende dalla temperatura della cucina. Quando avranno raddoppiato il loro volume è l'ora di friggerli in abbondante olio bollente,g irandoli da ambedue le parti.




Scolarli su carta assorbente e passarli nello zucchero semolato

Mangiarli caldi appena usciti dalla padella e passati nello zucchero, perché così esprimono il massimo del loro gusto (perdono molto in fragranza  con il passare delle ore).


 BUON CARNEVALE !


 

Commenti

  1. Che bontà!!! Anch'io ho voglia di farli, dalle mie parti si chiamano ciambelline ma la delizia è sempre la stessa!!
    Ciao e buona domenica!

    RispondiElimina
  2. sono sicura che non mi fermerai solo ad un assaggio di queste golose ciabelline e senza pudore chiederei il bis..di sicuro la tua cara nonna Laura da lassu sorride insieme a voi che allegri e festanti la ricordate cosi'col suo bel gremibule e il piano sporco di farina intenta a friggere i frati e la casa profuma di buono...baci!!!

    RispondiElimina
  3. Cara Antonella
    La sua splendida terra di Toscana e il suo cibo fantastico, mi lascia sempre reso ...
    I fratelli devono essere semplicemente divino!
    E 'molto gratificante per seguire le tradizioni e non dimenticare i nonni Laura che attraversano la nostra vita ...
    Baci e buona Domenica.

    RispondiElimina
  4. Che meraviglia sia che si riferiscano ai frati o altro! Leggere il tuo post cara Antonella mi ha fatto venire in mente, con un pizzico di nostalgia, il carnevale nella contrada dove sono nata e quel profumo che si sentiva uscire da tutte le case, di crostoli, frittelle, castagnole.. e noi bambini andavano ad assaggiare un po' tutto! Qui tutto rimane dentro le mura..Un grande abbraccio buona domenica e buon carnevale anche a te!

    RispondiElimina
  5. Antonella carissima queste ciambelline sono favolose!! una tira l'altra!!
    Bravissima cara
    Buona domenica Anna

    RispondiElimina
  6. Ciao Antonella ! ogni tanto sono venuta a trovarti e ho pensato che tu fossi via !! ben ritrovata ! e poi con i frati !! A Marina di Pisa, dove sono nata si chiamano frati e anche bomboloni ! Hai ragione sono buonissimi e evocano altri tempi, altre presenze, li faceva sempre anche mia mamma... Pensa che li posterò anche io, avevo già pensato di farli per San Giuseppe , secondo un'usanza che ricordo.. Ciao, un abbraccione !

    RispondiElimina
  7. Ciao Antonella che bella ricetta! Mi piacciono molto i dolci carnevaleschi, quando abitavo a Napoli, ne mangiavo tanti, adesso non li cucino più, però si può sempre rimediare.
    Mi piacciono le ricette, come la tua, che hanno alle spalle una storia, una tradizione.

    Baci Giovanna

    RispondiElimina
  8. Primo: che bella foto di bosco calmo, innevato...
    Secondo che belle ciambelline! Devo proprio rifarle anche perché nonna mia le faceva ma non so se uguali o che. Forse da marchigiani qualcosa era simile...

    RispondiElimina
  9. che lavoro, sono molto belli da guardare ma sopratutto da mangiare, non consocevo ne la tradizione ne la ricetta mi piace perchè ci sono le patate che li rendono morbidi secondo me

    RispondiElimina
  10. il tuo racconto ci ha fatto sognare per pochi, ma intensi secondi tanto che mi sembra di sentir il profumo di queste ciambelline.
    baci
    buon inizio settimana
    terry

    RispondiElimina
  11. Ben ritrovata! Queste ciambelline sono deliziose!Che bello conoscere le varie interpretazioni dei dolci della tradizione di ogni regione ! Bello anche il ricordo che ci lega ad alcuni piatti,come può essere quello dei nonni! Baci cara!

    RispondiElimina
  12. Che golose queste ciambelle, ma se volessi farle quanta farina ci va con i 250 grammi di patate? q.b.? ma cominci a dire di mettere la farina a fontana . . . q.b. ho pensato forse si comincia con le patate e si aggiunge farina come si fa per i gnocchi. . . mi piace molto questa ricetta, le ciambelle sembrano cosi morbide... che bella anche la foto del parco.

    RispondiElimina
  13. ciao, bellissime queste ciambelle! Ho in piedi un contest per le quali sarebbero adattissime, perchè non dai un'occhiata? http://nellacucinadimartina.giallozafferano.it/2011/02/ha-fatto-luovo-la-gallina-per-la-bella-mascherina-hai-tempo-fino-al-9-marzo.html
    se hai bisogno di aiuto per capire come fare ti aiuto molto volentieri.
    Martina

    RispondiElimina
  14. Ciao Antonella, che buone queste ciambelline! Brava e brava nonna Laura ad avertele insegnate! Quanto amo il ripetersi delle tradizioni culinarie, hanno un'inspiegabile magia e un senso di "buono" incredibile! Un abbraccio, buon carnevale anche a te e buona settimana! ^:^

    RispondiElimina
  15. Carnevale l'adoro solo per i dolci fritti che sono uno più buono dell'altro. Questi non li conoscevo ma farei volentieri amicizia con loro e credo cje non sarebbe nemmeno difficile. Devono essere stupendi!
    Un bacione

    RispondiElimina
  16. bello header della foto con la neve, credo pèiù verosimile il detto "friggere i frati" per il carnevale festa quasi pagana, gran lavoro di olio di gomito :-))

    RispondiElimina
  17. Olá, amiga!
    Voltei... fiquei com saudade do seu blog.
    Adoro esses biscoitos... são maravilhosos!...
    Beijinhos.
    .♫♫°°º
    °º♫ Brasil ღ°º
    ♥°º

    RispondiElimina
  18. Grazie Antonella, mi mancavano i 400 grammi iniziali, si vede che non sono una cuoca! mi sa che avrei dovuto immaginare facendo le proporzioni ma non sono tanto brava, un bacione e felice giornata anche a te.

    RispondiElimina
  19. che buoni questi frati! ma sai che mia madre ha una ricetta simile per le 'zeppole' di carnevale e alla fine le passa in zucchero e cannella, ottime anche quelle!

    RispondiElimina
  20. PECCATO NON POTERNE SENTIRE IL PROFUMO!!!
    SARANNO DI UNA BONTA'UNUCA!!!
    COMPLIMENTI PER IL TUO BLOG!!!!

    RispondiElimina
  21. Antonella così spettacolare e deliziosi dolci. Uno snack ideale per ogni momento

    RispondiElimina
  22. Ciao ti ho appena conosciuta ma mi sono già unita ai tuoi sostenitori perchè trovo il tuo blog molto interessante!!!
    Se ti fa piacere passa a trovarmi
    Alla prossima

    RispondiElimina
  23. Golosissime queste ciambelle, ho l'acquolina in bocca!!! Complimenti, cara, un abbraccio

    RispondiElimina
  24. uauuuu. Ho appena scoperto il tuo blog. Queste ciambelle sembrano buonissime. Complimenti, mi piaciono una marea. Sono spagnola e mi sei concuistata con tutte queste ricette. Ti invito a visitare il mio blog: cocinasinlactosa.blogspot.com Grazie per condividere queste belle ricette con tutti noi. Mi piace tanto il tuo blog. Saluti. Buon carnavale. Martu

    RispondiElimina
  25. Da noi si chiamano zeppole e ne sono sempre andata matta... tanto che non le faccio, bisogna che rimedi... mi hai messo voglia!:))

    RispondiElimina

Posta un commento