Lunghetti o strozzapreti o pici dell'Amiata
Nel sud della Toscana i lunghetti o pici o strozzapreti, forse di origine etrusca, sono quella specie di spaghetti che si allungano ad uno ad uno con le mani. Essi fanno parte dei piatti della cucina povera, essendo realizzati con il minimo indispensabile. Ultimamente sono diventati di gran moda, non c'è trattoria o ristorante che non proponga la propria versione e sui banchi del supermercato se ne trovano già belli e impacchettati, sia freschi che essiccati. I lunghetti della mia nonna Laura erano però tutt' altra roba e credo che avrebbe qualcosa da ridire, non solo su quelli confezionati, ma anche sulla tecnica che uso io, da quando lei non c'è più .Mi sembra di vederla la mia nonna... dopo aver indossato il suo grembiule da cucina, rigorosamente bianco, faceva l'impasto solo con farina e acqua salata, bollente...io, invece, unendo la tradizione alla praticità e ad un miglior risultato, uso l'uovo e la pasta me la prepara la mia planetaria. I lunghetti tradizionali tendono infatti a rilasciare troppa farina ed ad attaccarsi l'uno all'altro. Facendo i conti con i tempi di oggi, il mio modo di realizzarli è molto più semplice ...si possono preparare con un po' di anticipo e vi assicuro che il gusto, la consistenza e la conservazione ci guadagnano molto...quindi nonna, da lassù...non li guardare con diffidenza...tu sai che la cucina, come tutte le arti è in continuo divenire e trasformazione...e poi quando li allungo con il palmo delle mie mani, è come se li facessimo, ancora una volta, noi due insieme...Tu li condivi con le briciole del pane raffermo, rosolate nell'olio, con aglio e peperoncino...erano divini!!! Oggi avevo il sugo di carne ed ho aggiunto due porcini che ho trovato a settembre, alla Crocina !!! Ah, mi dimenticavo di dirti che una mia cara amica siciliana mi ha inviato una preziosa farina di grano duro...l'ho mischiata a quella doppio zero...tranquilla ....i lunghetti sono venuti proprio "boni boni "!!!
INGREDIENTI
g 100 farina di grano duro
g 400 farina doppio zero
un uovo
un pochino d'olio extravergine d'oliva
un po' d'acqua tiepida, leggermente salata
Impastare a mano sulla spianatoia oppure con la planetaria... le farine,l'olio,l'uovo ...
...acqua tiepida leggermente salata...
...tanta quanta ne serve per fare un impasto ben compatto e liscio...
Stendere ora l'impasto sulla spianatoia con il "ransagnolo"
ottenendo una sfoglia alta 2 cm circa...
Arrotolarla su se stessa...
Tagliare ora il rotolo in listarelle larghe come una tagliatella
ed allungarle con le mani,strusciandole sulla tavola e facendo pressione con il palmo della mano...l'abilità sta nel non rompere i lunghetti ...devono divenire, lunghi, lisci, un po' più grossi di uno spaghetto.
Per non farli attaccare spolverizzare la spianatoia con un po' di farina di granturco o semolino...ma con questa versione è difficile che si verifichi questo problema
Finito di "appiciare" i lunghetti, mettere l'acqua a bollire in una pentola capiente e salarla, quindi raccoglierli dalla spianatoia e lessarli. Quando vengono a galla, quelli tradizionali di sola farina, sono pronti mentre questi hanno bisogno di qualche minuto in più di bollitura.
Scolarli e condirli a piacimento. Io ho usato il sugo di carne toscano, insaporendoli con qualche pezzetto di porcino trifolato, ma sono ottimi anche con l'agliata, con le briciole o con il sugo di nana (di "locio").
Antonella la foto con il condimento è di un goloso e capisco il pensiero della tua nonna... certo noi siamo più fortunate ma comunque per formarli sei andata anche tu di mano :-))) splendidi!!!
RispondiEliminaSi sa, la pasta fatta in casa è tutta un'altra cosa, tu sei stata bravissima nel realizzarla, complimenti. Buona settimana Daniela.
RispondiEliminaDite rasagnolo come nelle mie Marche? O rasangnolo come hai scritto?
RispondiEliminaBoni sììììììì!!! Noi li abbiamo sempre mangiati in Toscana i pici, ma mai che ci siamo messi in casa e che ce li siamo fatti da soli, beh adesso abbiamo capito meglio come si preparano, quindi dicci se diciamo giusto, ripiegata la sfoglia su se stessa, tagli questi "rotolini" e poi li allunghi con le mani, assottigliandoli....un lavoro infinito, ma sai che bontà farseli in casa anzichè comprarli già pronti! Anche il ragù è una favola e ci credo, al già buono ragù di carne ci aggiungi anche i porcini, che si può volere di più? Ci hai colpito!
RispondiEliminaBuona settimana carissima
Sabrina&Luca
mmmmm....Antonella!!!Boni boni si....mi sembra di sentirne il profumino e...guarda mi hai convinta...voglio provarli e condirli come faceva la tua nonna..ora che da noi c'è l'olio nuovo!!!
RispondiEliminabaci e buona settimana
La pasta fatta in casa è sempre inimitabile. Oltrettutto i pici che si comprano non sempre mi attirano. A volte hanno un aspetto traslucido da sembrare quasi di palstica. Davanti ad un piatto dei tuoi invece non vedrei l'ora di tiffarci la forchetta, specie con un condimento ai funghi. Un bacione cara, buona settimana
RispondiEliminaCara Antonella
RispondiEliminaChe fantastica pasta fresca, è stato perfetto!
Immagino il sapore... una delizia!
Un bacio e buona settimana per voi.
ciao antonella! che buoni i pici!!!!! bravissima
RispondiEliminaAntonella ma che belli bravissima adoro la pasta fatta in casa, poi con quel condimento mamma mia da leccarsi i baffi!!
RispondiEliminaBuon Lunedì cara!!
Un bacione Anna
Quanti bei ricordi ci legano ai nonni! Noi facciamo i maccheroni col ferretto e non c'è famiglia ,dalle mie parti, che non li prepari per il pranzo di carnevale.Si usa farne uno più lungo degli altri e chi lo trova nel piatto sarà affettuosamente preso in giro.Complimenti per questo piatto così gustoso e un grande abbraccio anche a te!
RispondiEliminaCara Antonella,hai preparato un piatto che io adoro!
RispondiEliminaI pici sono buonissimi e mi piace farli, la ricetta è la stessa ma non metto l'uovo.
I porcini esaltano davvero qualsiasi piatto e il tuo è fantastico!
Un bacione e buona settimana
Raffa
Antonella cara, hai preparato un piatto stupendo! Non li ho mai mangiati ma mi salvo la ricetta! Magari li condisco con le briciole, aglio e peperoncino che adoro, come la tua amata nonna!Un abbraccio grande e buon inizio settimana
RispondiEliminala pasta fatta in casa è qualcosa di indescrivibile.. raccoglie il sugo meglio di tutte le altre ed è buonissima!!! un bacio
RispondiEliminaChe meraviglia i tuoi lunghetti, i pici, il tutto condito con un sughetto da leccarsi i baffi... Buona settimana.
RispondiEliminaQuanta meraviglia ne farli immagino e quindi domani ci provo anch'io...:D...ma dimmi la pasta deve essere più morbida di quella delle tagliatelle vero?...:D...ti abbraccio forte forte e ti auguro buon inizio settimana...smack e smack e COMPLIMENTI...:P
RispondiEliminaAntonella sono fantastici. Adoro la pasta fatta in casa. Mi piace moltissimo e ha un sapore decisamente migliore.
RispondiEliminaMi piace tantissimo anche il sugo.
I porcini nei sughi sono proprio il massimo.
Brava Antonella.
Baci Giovanna
che darei per un bel piatto di questa pasta.. la semola la tengo pure io devo mettermi solo all'opera...la tua confettura di peperoncini e' una delizia ,quindi questa pasta sara' da urlooooo!!!bacioni e buon inizio di settimana
RispondiEliminaChe buoni questi pici, mettono fame solo a vedere la foto. Seguirò le tue istruzioni passo a passo, bacioni
RispondiEliminaComplimenti per il fantastico e sapiente procedimento e per il piatto sublime!!! Bravissima, un abbraccio
RispondiEliminaComplimenti per il fantastico e sapiente procedimento e per il piatto sublime!!! Bravissima, un abbraccio
RispondiEliminaChe soddisfazione fare la pasta in casa e questa tua è venuta splendidamente, quanto è invitante!!!! Complimenti cara, un abbraccio. . .
RispondiEliminaquando capito in toscana li mangio sempre..
RispondiEliminami piacciono molto...ed ora che ho visto le tue
spiegazioni per farle...cerchero' di imitarti...
bravissima!!
ciao
Enza
ma che brava a fare i pici, cosi a mano ma sopratutto a farci vedere come si stende la pasta cosi si fà, brava
RispondiEliminaOTTIMI I PICI! li ho mangiati solo al ristorante, immagino la bontà di quelli fatti in casa :P
RispondiEliminabelle le nonne! sono sempre una grande risorsa :)
Premio per te!
RispondiEliminaBacioni da Sabrina&Luca
Ho fatto i pici poco tempo fa, senza utilizzare la tecnica dell'arrotolamento... adesso tu mi hai fatto vedere bene come si preparano... Grazie!
RispondiElimina✿ ܓOlá, amiga!
RispondiEliminaܓ ✿Passei para uma visitinha...
✿Receita maravilhosa!!!
✿✿Boa semana!
Beijinhos. ✿
Brasil✿✿
✿✿✿ ܓ
Che buona la pasta fatta in casa e che pazienza farla! me ne farei 2 forchettate! baciotti
RispondiEliminaI pici che meraviglia, non sapevo come si potessero fare ! Sai che ho un'origine toscana e dunque "nana" mi è chiaro, ma acciderbolina, consa è il "locio" ??? Ciao Antonella ! Ben ritrovata !
RispondiEliminaL'immagine finale è un invito a fare qualche inevitabile lunguetti e poi farli secondo la vostra ricetta.
RispondiEliminache bella storia! è vero la cucina metà è sapori ma l'altra metà è ricordi e piaceri, proprio per questo la adoro! :D
RispondiElimina