Castroni al finocchio selvatico
Chi è stato sull'Amiata senz'altro conserverà il ricordo degli immensi boschi di castagneti nei quali sono immersi i suoi paesi. La castagna è stata fino a non molti decenni fa l'alimento base per la popolazione di questa montagna, povera di risorse economiche e lontana dai centri principali. Poiché il castagno è una pianta che la nostra terra ci ha donato in grande abbondanza, era considerato
"l'albero del pane". Sull'Amiata si ricorda ancora un antico detto: "pan di legno e vin di nuvole", come dire che ci si sfamava unicamente con la polenta di castagne e con l'acqua fresca delle nostre sorgenti.
Le castagne vengono cucinate in tantissimi modi, da quelli più semplici ai più elaborati. La mia ricetta è una tra le più antiche e semplici, riguarda le castagne che riscaldavano le mani nelle veglie autunnali, intorno al tavolo della cucina o vicino al focolare. La parola "castroni " significa che le castagne vengono incise, togliendo un pezzetto di buccia esterna, per evitare che nella cottura scoppino e si sbriciolino tutte. Lo stesso procedimento si usa per la "castrata", cioè le castagne cotte nella padella bucata, sulla brace.
INGREDIENTI
- Marroni (castagna pregiata che si distingue per il sapore e soprattutto per la facilità con la quale si tolgono le due bucce, una interna e l'altra esterna)
- Acqua
- sale
- un rametto di finocchio selvatico
Castrare i marroni o meglio incidere la prima buccia ed asportarne un pezzettino poi metterli in una pentola e riempirla con l'acqua.
Aggiungere il sale e il rametto di finocchio.
Farle bollire per 15/20 minuti...
Non rimane che sbucciarle una ad una e gustare il loro sapore di terra, di pioggia e di sole .
Sapevo di dover incidere le castagne per la cottura ma non conoscevo la distinzione tra "castroni" e "castrata". Quanto mi piacciono bollite all'aroma di finocchio. In questa domenica uggiosa ci starebbero a meraviglia. E' arrivato proprio il momento di riassaporarle. Un bacione cara, buona domenica
RispondiEliminaRicetta semplice ma piena di tradizione; mi ha incantato il tuo racconto. La castagna castata e quindi i castroni non li conoscevo, ovvero non conoscevo questa terminologia caratteristica delle tue terre.
RispondiEliminabuona domenica
terry
ciao cara! il mio babbo in questi giorni viene a lavoro sull'amiata e in queste sere abbiamo preparato castagne al forno, ma ancora mai lesse...peccato perchè sono buonissime! sei stata bravissima, hai fatto delle foto meravigliose sull'autunno!
RispondiEliminaSplendido racconto e molto suggestive le immagini! L'incisione delle castagne è veramente indispensabile per evitare che scoppino durante i vari tipi di cottura, non conoscevo gli appellativi di "castroni" e "castrata", dalle mie parti le castagne bollite si chiamano "ballotte" e "bruciate" quelle cotte nella padella bucata!
RispondiEliminaComplimenti per la tua ricetta molto invitante e aromatica! Un abbraccio
non conoscevo il significato...ma adesso grazie a te si..anche questo tipo di cottura mi e' nuova...visto non si finisce mai di imparare...brava!!!bacioni e buona domenica
RispondiEliminaAdoro le castagne e me le mangerei giorno e notte.Il tuo racconto mi ha fatto tornare in mente quando erò piccola e andavo a scuola ogni anno dovevamo andare x i boschi a racoglierne a kg ed io mai fatto e cosi mi davano brutti voti xchè era 1 obbligo.Poi arrivata in italia ho cominciato a conoscere tipi di preparazioni e quelle che mi sn piaciute tantissimissimo sn fatte nella padella bucata...:D.Ora che ho letto la tua ricettina le provo di sicuro.Ti mando 1 abbraccio e ti auguro buon prosseguimento di giornata...smack
RispondiEliminaquesto è il periodo che mi fa sentire di più la mancanza della toscana!!! mamma quante ne raccoglievo.... ora se le voglio me tocca pagà e pure parecchio!!! ma due arrosto si posso avere??? siii daiii daiiii!!! qui piove una bella caldarrosto ci sta bene!!! :-D
RispondiEliminaAdoro le castagne e vicino la mia piccola casa in campagna c"è un castagneto,dove ogni anno vado a raccoglierle.Io non le ho mai cucinate così,da noi si mangiano le caldarroste oppure infornate.Mi affascina scoprire pietanze e modi di cucinare nuovi x me,questo è il bello del blog!!Bacioni.
RispondiEliminaDomani dovrebbero arrivarci circa 5 chili di marroni, una mia amica ha un bosco di castagni sull'appennino e mi ha promesso che me ne porterà un bel sacco, non vedo l'ora anche perchè abbiamo in mente diverse ricettine, oltre alle solite caldarroste arrostite! La tua ricetta la proveremo sicuramente, anche perchè abbiamo una bellissima pianta di finocchio selvatico ancora rigogliosa e che stiamo meditando di mettere nella serra tra un po', visto che comincia a fare freddo!
RispondiEliminaBaciotti
SAbrina&Luca
Che ricetta interessante, non la conoscevo.
RispondiEliminaVoglio provarla, le occasioni non mancheranno di certo....
Un bacione cara e a presto
Non ho mai avuto la fortuna di trovarmi sull'Amiata ma anche dalle nostre parti venete le castagne sono state un "pane quotidiano" ma anche una prelibatezza sa sempre. Io le preferisco cotte in "paella" ma queste m'ispirano molto con il finocchio selvatico, le proverò sicuramente! Ciao buon inizio settimana!
RispondiEliminaAdoro le castagne poi fatte così sono Ottime!!
RispondiEliminabrvissima buon Lunedì carissima
Baci Anna
Conosco abbastanza bene la Toscana, regione che amo moltissimo, ma, ahimè, non ho mai visitato la zona dell'Amiata.
RispondiEliminaComplimenti per la tua ricetta dev'essere deliziosa!
Baci Giovanna
che bellissimo post :)
RispondiEliminaBuonissime, mi sento ritornata bambina. La mia mamma le faceva sempre, da noi si chiamano ballotte! Un bacione
RispondiEliminaLe ho mangiate ieri, così semplicemente bollite. Ma chissà come sono saporite le tue castagne toscane ... buonissime ! un abbraccio !!!
RispondiEliminaCiao!!!!! grazie per il commento che hai lasciato nel mio blog!!!!! eccomi qui da te!!!! Buonissime le castagne.. ci credi che me ne hanno portate una busta piena proprio eiri sera?? invece che fare le classiche caldarroste.. potrei provare la tua ricetta!!! non le ho mai mangiate bollite!!! Torna spesso a trovarmi.. mi farebbe piacere!! e poi dovrai farmi sapere se hai fatto il pesto di pistacchi!!! ciaooo buon w.e. .-)
RispondiEliminagrazie a tutti voi per i commenti che mi avete lasciato,inutile dire che mi fanno sempre un enorme piacere.Quanti modi di chiamare le castagne cucinate in altrettanti modi diversi,nella stessa Toscana e addirittura a distanza di pochi chilometri cambia la denominazione....è davvero interessante...un bacioneeeeeeeeeee
RispondiEliminaottima ricetta che ne esalta tutto il sapore pastoso e magnetico.
RispondiEliminaBuona giornata